Subject: Newsletter n.11 / 2016

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ANSSAIF AUGURA A TUTTI UN FELICE SANTO NATALE ED UN SERENO ANNO 2017!
         
Notizie dall’associazione

Convegno dei soci a Firenze

La giornata ha avuto due momenti: i lavori ed il piacevole approfondimento nella conoscenza della città di Firenze.
Nella prima parte della giornata è stato presentato, dal responsabile dell’iniziativa, il lavoro svolto e le conclusioni raggiunte del nostro progetto nell’ambito delle attività previste dalla “Coalizione per le Competenze digitali di AGID”. La relazione “SICUREZZA – Progetto per i progetti “ è riportata di seguito.
I lavori sono continuati con l’aggiornamento delle attività svolte con il MOIGE ed in ambito i soci hanno affrontato un tema che sta a cuore a tutti: i giovani.
Come noto, dai lavori della giornata di studio tenutasi a Roma lo scorso 11 novembre, sono emerse diverse preoccupazioni, fra le quali le difficoltà oggettive per la scuola di tenere il passo con l’evoluzione digitale e con l’eccesso alle informazioni diffuse su internet, molte delle quali sono errate o volutamente false.
Nel corso dei lavori i soci si sono espressi con delle indicazioni pratiche da affrontare nel prossimo anno.
Successivamente, dopo una piacevole colazione a base di specialità fiorentine, i soci, convenuti all’incontro accompagnati dai rispettivi coniugi hanno percorso alcune strade della città sino al raggiungimento del Duomo ascoltando la storia e le tante curiosità cittadine decantate dal bravissimo amico Luigi Di Marco, di cui tutti ricordiamo il suo ultimo libro “I sogni nella Bibbia. Rileggere le Sacre Scritture in chiave manageriale”.


CESTUDIS

Nell’ambito della collaborazione con il Centro Studi Difesa, siamo lieti di ospitare nella rubrica “AssetProtection” gli articoli del Generale Luigi Ramponi.

Gli ultimi due articoli sono reperibili alle pagine:
SICUREZZA – Progetto per i progetti
presente nella Coalizione per le Competenze Digitali di AGID
Il progetto è stato presentato presso AGID nel mese di dicembre 2015

La relazione del Capo Progetto, Salvatore Fratejacci.

Obiettivi: diffusione delle conoscenze e competenze digitali con metodologie e processi formativi, tesi a una corretta cultura della gestione dei "rischi" insiti nell'utilizzo degli strumenti digitali.
Destinatari: Cittadini, Imprese, PA

Il progetto si basa sullo sviluppo di una metodologia specifica da diffondere attraverso "Ambasciatori". La documentazione individua paradigmi comportamentali e analisi di carattere psicologico e sociale, nonché una visione olistica della sicurezza.

Il progetto, oltre a seguire i propri obiettivi, si configura come trasversale rispetto a tutti gli altri progetti che, sfruttando in modo sinergico gli effetti prodotti dal progetto stesso, possono trarne utilità e profitto rafforzando la propria mission in un contesto più sicuro. Perciò può definirsi un “progetto per i progetti”.

Infine, il progetto potrà indicare ai giovani e ai non occupati nuove professionalità nel campo della sicurezza con possibili sbocchi lavorativi come Intelligence, Cybercrime, ecc., ovvero indirizzarli verso professioni di cui vi è una carenza sostanziale: ICT Security, Business Continuity, Crisis Management, Risk Management, ecc.

TAGS - scoring sul sito della Coalizione:

e-CF (European Competence Framework) per le competenze professionali in ingresso al mercato e per i nuovi lavori (start-up): 3° su 11
e-leadership nei percorsi formativi scolastico/universitari: 4° su 14
Percorsi formativi all’interno del circuito educativo non formale: 7° su 54
Percorsi formativi all’interno delle Istituzioni Scolastiche: 11° su 43
Percorso dell’inclusione digitale: 10° su 45
Pianificazione:
Primo sem. 2016: sviluppo della metodologia e successiva fase di start-up tra un campione di giovani con raccolta di feedback.
Secondo Sem. 2016: elaborazione dei risultati e diffusione verso tutti i soggetti che si mostreranno interessati

Attività:
È stata realizzata una tabella metodologica con l’elenco degli argomenti da trattare e, per ogni argomento, sono state contrassegnate le categorie di soggetti destinatari dell’argomento stesso.
Sono state messe a punto presentazioni specifiche secondo le caratteristiche dei destinatari, seguendo le indicazioni della tabella metodologica.
Sono state effettuate le presentazioni a varie categorie di soggetti: ai ragazzi delle scuole medie, attraverso l’iniziativa Web sicuro del Moige, ai docenti e ai genitori dei ragazzi in sessioni pomeridiane separate da quelle per gli alunni, ai ragazzi di due università romane, ai rappresentanti di PMI in un convegno tenutosi a Verona, a un gruppo appartenente al personale di vario ordine a grado della Casa Circondariale di Viterbo con la presenza della Direzione della CC.
È stato richiesto a tutti i partecipanti di maggiore età di riempire, su base volontaria e in forma anonima, un form di valutazione dell’evento.
Sono stati esaminati i form di valutazione con classificazione dei risultati.
È stato redatto un piccolo fascicolo con i risultati e le impressioni di coloro che hanno effettuato le presentazioni ai vari soggetti; per il contenuto delle presentazioni si rimanda al testo di questo fascicolo che le rappresenta in maniera fedele.
Con la riunione odierna si conclude la prima fase del progetto, pianificata inizialmente in data 16 dicembre 2016 con la presentazione dei risultati.
Alcuni numeri:
Sono stati effettuati interventi presso circa 30 strutture, tra cui 26 scuole e 2 università; la platea degli interessati comprende poco meno di 1700 individui di cui circa 1400 sono ragazzi che frequentano le scuole secondarie di primo grado, mentre gli altri, appartenenti a varie fasce di età, sono adulti; tra questi ultimi circa 170 appartengono alla P.A. (docenti e personale della C.C.), i rimanenti sono in parte imprenditori (convegno di Verona) e in parte appartengono a categorie varie. Il campione utilizzato per la valutazione dei risultati, pur se non basato su numeri elevatissimi, è sufficientemente articolato per essere considerato valido, almeno nella fase di start-up.
Nella figura che segue sono rappresentati i valo
ri assoluti rilevati dai questionari raccolti:

Dall’esame dei risultati, dai commenti aggiunti al piede del questionario e dalle domande formulate durante gli interventi è emerso che l’iniziativa è stata apprezzata; alcuni argomenti hanno attratto l’attenzione degli astanti più di altri, ma nessun argomento sembra aver annoiato gli ascoltatori.
Una cosa è emersa chiaramente, almeno per gli ascoltatori adulti: per ogni argomento è gradito uno schema abbastanza preciso delle possibili minacce seguito da un elenco delle buone pratiche da seguire nella circostanza.

Volendo rilanciare il progetto in una seconda fase più operativa su una più ampia base di fruitori è opportuno affinare alcuni argomenti trattati strutturando per argomenti le elencazioni delle buone pratiche.
Per quando riguarda i “desiderata” in termini di elencazione puntuale delle minacce, è chiaro che l’approccio olistico utilizzato contrasta con questa tecnica dal momento che le minacce sono in continuo divenire e, quindi, è necessario saperle individuare anche se non sono state ancora classificate.

Il progetto, al di là del fatto che consegua o meno la sinergia con altri progetti come auspicato nella prima enunciazione, appare particolarmente efficace nel mondo delle imprese. Infatti, esso non orienta la propria mission verso gli specialisti della materia, ma si pone come veicolo nei confronti del comune personale dipendente attraverso la diffusione di paradigmi comportamentali maturati a fronte di un’attenta analisi di carattere psicologico e sociale; paradigmi che possono rivelarsi preziosi per la salvaguardia di taluni asset aziendali. Analoga considerazione potrebbe essere fatta nell’ambito della P.A.

VIA MONTEROSI 52, 00191, ROME, Italy
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