L’invito ci è pervenuto dal dott. Elio Ciaccia, e ciò nell’ambito della nostra partecipazione al Forum MyBES.
Ha partecipato al convegno – tra gli altri – il socio Salvatore Fratejacci che ha redatto una brevissima sintesi, qui di seguito acclusa, e che approfittiamo per ringraziare.La ricerca dell’identità.
Dott. Nando Pagnoncelli
Occorre comprendere per poter anticipare.
• Al momento il consenso dei leader è perimetrato, cioè confinato nei limiti dell’ambiente di frequentazione. Fa eccezione il Presidente Mattarella che ha un consenso diffuso e, per certi aspetti, e l’On. Gentiloni, che è partito basso all’inizio del mandato con un aumento crescente fino alla fine.
• La crisi economica ha avuto nell’ultimo periodo un’inversione di tendenza con un aumento del PIL e un aumento dei consumi delle famiglie. Al miglioramento delle condizioni non è corrisposto un aumento del consenso per i partiti di governo.
• Tutta la campagna elettorale si è svolta sempre con riferimento al passato, puntando più sulle immagini dello “specchietto retrovisore” piuttosto che sulle prospettive future.
• La campagna si è basata su promesse fasulle piuttosto che su obiettivi realmente perseguibili; le promesse insostenibili sono state portate avanti con determinazione sapendo bene che la situazione post elettorale avrebbe reso necessario l’accordo con altre forze e, quindi, che la necessità di raggiungere un compromesso avrebbe condizionato qualsiasi programma.
• Questo modo di fare acuisce ancora di più la distanza tra i cittadini e la politica.
• C’è nei cittadini la percezione esagerata di certi fenomeni che favorisce la diffusione di false verità.
• Oggi la crescita, pur se lenta, è in atto, ma la percezione comune vede prospettive catastrofiche; durante la crisi abbiamo pensato di riuscire a sopravvivere, adesso che si intravede la fine del tunnel i problemi che, di fatto, sono vecchi e sembrano acuirsi.
• I consumi sono cresciuti, ma è cambiato il modo di consumare; c’è attenzione a cogliere le offerte e c’è la ricerca di una qualità più sicura.
• Il problema migranti viene percepito solo come una minaccia, mai come opportunità.
• Si mette in discussione la globalizzazione, sottolineandone solo gli aspetti negativi.
• Gli elementi che dividono sono molti di più di quelli che uniscono.
• C’è forte la percezione del rischio di povertà e di esclusione sociale; nelle famiglie il lavoro è presente, ma la retribuzione è bassa, in particolare tra i giovani.
• Si fa fatica a trovare un’identità individuale anche nel mondo del lavoro; il lavoro è sempre più
• svilito.
• La politica, in generale, ha perso la propria identità.
• È in atto un cambiamento delle fonti informative; la carta stampata è sostituita da fonti online che vengono selezionate secondo gusti e interessi personali. C’è molta più informazione, ma è molto più superficiale con la tendenza ad esaltare taluni aspetti in danno di altri.
Il Rapporto può essere consultato all’indirizzo:
https://www.ipsos.com/it-it/ipsos-flair-italia-2018-un-paese-alla-ricerca-dellidentita