Ciao,
inizio con un grande grazie a tutti voi. Siete diventati più di 1000, in meno di una settimana. Come ho scritto su Instagram, sapevo che l'argomento avrebbe destato interesse, ma non immaginavo neanche lontanamente un riscontro simile.
Grazie soprattutto a chi ha deciso, e a chi lo farà, di inoltrare la mail o di condividere la newsletter sui propri social. Il tutto mi porta a scrivere con ulteriore impegno.
Ma partiamo con i 3 temi di questo secondo appuntamento! | | 1. Tik Tok influenza gli ascolti musicali: il caso abcdefuOggi iniziamo con la storia di Gayle, una ragazza di 17 anni che è riuscita a trasformare un commento su TikTok in un brano da oltre 150 milioni di stream. Come? Gayle a fine luglio ha chiesto ai propri follower di proporle un'idea per un nuovo pezzo. Una risposta tra i commenti è stata, emoji comprese: "Can you write a breakup song using the alphabet?😅😅😌". Due giorni dopo Gayle carica un video di 46 secondi di risposta al commento, con un'anteprima del suo nuovo brano, dal titolo abcdefu. Il video diventa virale. Il 13 agosto rilascia ufficialmente il pezzo. Da lì diventa un tormentone su Tik Tok (e poi fuori). Ma qual è la dinamica dietro a questo successo? | | Da qualche tempo le chart musicali sono sempre più condizionate dai trend di Tik Tok. Funziona così: gli utenti estrapolano una piccola parte di un brano, la utilizzano come base per i proprio video, e quel brano diventa virale su Tik Tok - social che, ricordiamolo, ha superato il miliardo di utenti attivi nel mondo. A quel punto l'interesse va oltre TikTok e si allarga alle piattaforme di streaming più popolari, come Spotify, per l'ascolto dell'intero brano. Che poi scalerà le chart di queste piattaforme. | | 2. Come fai, sbagli: Twitter e i neo-naziIl ruolo dei social in relazione alla tutela della privacy è da diversi mesi al centro del dibattito. Talvolta li si accusa di scarsa attenzione, altre di potere decisionale eccessivo. Può anche accadere che decisioni prese a fin di bene portino a conseguenze impreviste. È quanto accaduto a Twitter, come racconta Carola Frediani. Il social network a fine novembre aveva aggiornato la sua policy sulle informazioni private, ampliando la lista di quelle che non possono essere pubblicate senza il consenso degli interessati. | "While our existing policies and Twitter Rules cover explicit instances of abusive behavior, this update will allow us to take action on media that is shared without any explicit abusive content, provided it’s posted without the consent of the person depicted. This is a part of our ongoing work to align our safety policies with human rights standards, and it will be enforced globally starting today". | Nello specifico era stato aggiunto il divieto di condivisione per media di individui privati ritratti senza consenso, come immagini e foto. E fino a qui tutto bene. Il problema è che alcuni neo-nazi e altri estremisti di destra hanno chiesto, ottenendo risposta positiva, la rimozione di foto con i loro volti pubblicate da giornalisti e ricercatori specializzati nell'identificazione di episodi di odio. Il che ha portato al blocco degli account dei suddetti giornalisti e ricercatori, per via di foto scattate nel corso di manifestazioni violente. Muoversi con le migliori intenzioni non sempre è sufficiente. | | 3. Agli italiani la politica interessa eccome Spesso si afferma che l'interesse per la politica sia una faccenda per pochi. Il tutto senza dati a supporto di questa tesi. Stando a questa vulgata, il paese reale avrebbe poca voglia di ricevere notizie sul tema, a differenza di una cerchia ristretta di intellettuali desiderosi di restare al passo con l'attualità. Una nuova ricerca si occupa della questione. E, spoiler, le cose non stanno così. Anzi. | | Il nuovo Rapporto Censis, di cui abbiamo parlato settimana scorsa, riporta quali generi di notizie interessano agli italiani, e in che ordine di preferenza. Bene: come mostra l'infografica di DataMediaHub, la politica nazionale (39,7%) è il tema che attira maggiormente l'interesse delle persone. Sommando questo dato al 10,6% di politica estera si supera addirittura il 50%. A livello di comunicazione politica digitale questo spiega in parte a) il successo di alcuni leader politici, che ormai sono dei veri influencer maestri dell'entertainment e b) perché molti di essi facciano leva sulle notizie politiche del giorno, spesso condividendo articoli da siti non proprio affidabili, per alimentare le proprie pagine social. Che assomigliano sempre di più a dei canali all-news. |
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