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Attività dell’associazione. • Il 18 dicembre si è tenuto a Firenze il convegno dei soci che si è concentrato sulle iniziative avviate già nel 2015 e dirette alla sensibilizzazione dei cittadini, iniziando dai giovanissimi, nei riguardi del cyber risk e non solo. Una brevissima sintesi delle conclusioni raggiunte è consultabile sul sito cliccando qui. • Oltre ai nostri team di studio e ricerca sul cybercrime e sul terrorismo, prosegue anche nel 2017 la nostra partecipazione al Forum MyBES (Benessere è Sostenibilità). • I soci che vogliono partecipare ad uno dei tanti gruppi operativi e di studio, dell’associazione e del Forum MyBES, lo facciano presente contattando la Segreteria o il Presidente. • Ricordiamo ai soci ordinari e sostenitori di inviare articoli per la nostra rubrica “AssetProtection” ospitata su KEY4BIZ. • Sono aperte le iscrizioni all'Associazione: sul sito sono reperibili alcune informazioni.
Ricordiamo di consultare il nostro sito www.anssaif.eu per accedere alle altre notizie.
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Compliance e sicurezza delle informazioni, per molte aziende sono spese ‘inutili’ Una schiera di dirigenti e amministratori, non ce la fanno proprio a riconoscere nel risk management un sistema intelligente per priorizzare gli investimenti e prevenire i disastri.
Alle volte fa veramente tanta rabbia guardare l’Italia, un paese con un alto potenziale e scoprire una nazione troppo lenta, pesante, incapace di stare al passo con i tempi. Ma attenzione, non è il caso di gettare sempre la colpa sulla Pubblica Amministrazione, perché una mentalità imprenditoriale a volte un po’ retrò configura anche il settore privato come non particolarmente brillante, specie quando si tratta di conformità. La normativa circa la responsabilità amministrativa delle organizzazioni (D.lgs. 231/01) ha definito un chiaro meccanismo di esimenza in relazione a differenti classi di reati: qualora sia possibile dimostrare che questi siano stati commessi evadendo in modo fraudolento le misure organizzative adottate. Una delle caratteristiche innovative di questa normativa consiste nel focalizzare l’attenzione sulla necessità di attuazione di un processo di analisi del rischio. Ed è a questo punto che troviamo il primo intoppo.
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| | Generale Ramponi: ‘La sconcertante risposta del ministro Padoan’. La Commissione Europea ha rilevato una mancanza di copertura pari a tre miliardi e mezzo di euro per le spese previste dalla Legge di Stabilità italiana per il 2017. E la risposta del ministro Padoan è 'sconcertante'. La Commissione Europea, mediante una lettera inviata al nostro Governo, ha rilevato una mancanza di copertura pari a tre miliardi e mezzo di euro per le spese previste dalla Legge di Stabilità italiana per il 2017. Nella stessa, la Commissione invita il nostro Governo a provvedere in proposito per eliminare la mancanza rilevata ed evitare in tal modo la procedura d’infrazione da parte dell’Unione. Come di consueto e giustamente, gli organi d’informazione si sono rivolti al ministro Padoan, responsabile del Ministero dell’economia per conoscerne il parere e le conseguenti decisioni in proposito. Il ministro, di fronte all'osservazione da parte europea, di una mancanza di copertura nella legge di spesa nazionale di tre miliardi e duecento milioni di euro, non ha formulato alcuna previsione circa le decisioni che verranno assunte in proposito. Si è limitato a dire che l’impostazione della finanziaria era basata sulla ricerca dello sviluppo, della crescita, unica strada per garantire la ripresa e quindi, in derivata, la soluzione dei grossi problemi che affliggono la nazione.
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