Subject: La newsletter di Finanza Consapevole

Stato dei mercati, pac e pac aumentato

Newsletter - Finanza Consapevole

Anno 1 n.7

Ben trovati, questo 2022 continua ad essere...poco simpatico, ma serve mantenere sempre chiara la visione di lungo, cercando di non soffermarsi solo sul momento.

Certo, lo so che è difficile, ma cercherò di dare qualche motivazione a supporto di questo.

93 anni di mercati azionari: può andare peggio di così?


Può sembrare una provocazione, ma la storia ci conforta.


Non sorprenderebbe se il mercato andasse peggio di così, è già successo, ma non sorprenderebbe nemmeno il contrario, cioè che tornasse in poco tempo ai massimi storici.

ll grafico sopra, è il rendimento (negativo) da inizio anno dell’indice S&P 500. Come si può notare, solo in 6 anni su 93 le performance sono state peggiori. Questo ovviamente assumendo che l’anno si chiuda così (con performance in calo del 20% circa).


E’ una cosa positiva o no? Dipende da come la vediamo.


Scendendo ancora più in dettaglio, notiamo anche che 2 anni di calo (nell’ipotesi finisca così il 2022) sono capitati 4 volte in 93 anni, quindi ancora più rara come cosa.

Nella tabella sopra, vediamo invece le performance a livello di singoli anni in dettaglio.


L’anno peggiore per l’indice S&P 500 è stato il 1931, con una performance di -43.8%.

Il secondo anno peggiore, il 2008, -36.6%.

Allora tornando alle prime righe viste sopra…perché non pianificare già una strategia che preveda determinate azioni nel portafoglio (o con la liquidità) ipotizzando un “worst case” di -40% totale?


Potremmo anche essere “colti di sorpresa” e avere l’anno peggiore della storia (magari fa -50%, improbabile ma non impossibile) e quindi?


Quanto potrà cambiarmi se già sono posizionato per un -40%?


Dobbiamo abituarci a questa situazioni. Sono parte intrinseca e naturale e NORMALE dei mercati.

NON salgono sempre tutti gli anni, ma salgono sempre nel tempo tra alti e bassi.

Certo è vero, ci sono la possibile recessione, l’inflazione, il rialzo, ormai avvenuto, delle banche centrali, il conflitto in Ucraina, gli utili in calo, e quindi?


Non è forse già successo tutto questo nel corso degli ultimi 100 anni?

Ci sono state pure 2 guerre mondiali, eppure torniamo sempre lì, prima o poi i mercati risaliranno, ma allora saranno in pochi quelli rimasti per approfittare della forte ripresa che verrà.


Anche il NASDAQ Composite, il più penalizzato da inizio anno, sta affrontando uno dei periodi peggiori di sempre. Basta ricordare che, a circa -30% dai massimi, è uno dei cali peggiori (solo il 2001 ed il 2008 hanno fatto peggio).


Ma anche qui, dipende da che punto di vista si guardano le cose.

Indubbio che questo inizio anno...è stato uno dei peggiori...degli ultimi anni...con quasi 130 giorni di discesa e indici mediamente sotto del 15%.


Ma i mercati sono fatti per oscillare, e più tirano la corda in giù, più si caricano all'insù.

Come si può affrontare questa oscillazione ?


La risposta a volatilità e investimenti irrazionali si chiama PIANI DI ACCUMULO.


Argomento già trattato nelle precedenti puntate, ma è bene sottolinearlo nuovamente.


COSA SONO I PIANI DI ACCUMULO?


Per Piano di accumulo del capitale si intende una modalità di partecipazione a un fondo comune d’investimento aperto, con la sottoscrizione di quote attraverso un numero di versamenti periodici prestabiliti.

L’investitore stesso sceglie la durata, il numero e la frequenza con la quale avvengono i versamenti, in base alle alternative che vengono scelte dalle Società di Gestione del Risparmio.


Qual è la caratteristica che rende i Pac un’opzione valida in un contesto in cui vi è la volatilità?


Stabilendo una quota fissa da versare, il Piano di accumulo permette di ridurre i rischi del market timing, ovvero il rischio di entrare su un determinato mercato nel momento sbagliato. Con gli acquisti programmati, infatti, il prezzo medio di investimento viene mediato nel tempo in base ai movimenti al rialzo o al ribasso del mercato.


Un’altra qualità dei Piani di accumulo riguarda la possibilità di contrastare gli effetti negativi dell’emotività, un fattore che penalizza tutti gli investitori soprattutto nelle fasi di elevata volatilità .

In questo periodo i media strombazzano a più non posso, ricordi la regola n.2 della precedente puntata ?


Se non la ricordi leggiti la newsletter di maggio (archivio in fondo) 


Si sa, fa più' RUMORE un mercato che crolla, che una OPPORTUNITA' che NASCE.


Nei giorni scorsi molti Media hanno Dichiarato Ufficialmente che il Mercato Americano è in Trend Negativo, cosiddetto "Mercato Orso"


"... che perspicacia". Non avevamo capito..... e qual è la deduzione logica?


USCIRE DAI MERCATI. (...MA SOLO SE FAI PARTE DEL GREGGE!)


Perché?


1. Chi conosce i mercati azionari sa che un -22% è un'oscillazione naturale e non un'eccezione.

2. Chi investe con metodo sa che queste sono occasioni da cogliere più che abbandonare.

3. Chi pianifica sa che il mercato può continuare a scendere, ma non significa che bisogna scappare.


Per vendere OGGI si deve trovare qualcuno disposto a COMPRARE.


Chi sta COMPRANDO?


IL GREGGE vende, gli INVESTITORI comprano.


E i media? Fanno notizia alimentando paure e panico...come detto prima...


...si sa fa più rumore un mercato che crolla che una opportunità che nasce....😉

Torniamo sul Pac, che possono portare a :"comportamenti performanti".


Un banale PAC di 1.000 dollari mensili su SP500 negli ultimi 20 anni avrebbe fornito un IRR del 9,94% annuo (contro una performance dell'indice del 7,33%).

Insomma al 31 marzo 2022 avremmo avuto 712.346 dollari su 240.000 progressivamente (e saggiamente) investiti.


E se avessi fatto un PAC "aumentato"?


Che significa, se l'indice ha un Drawdown (perdita) maggiore del 10%, raddoppiamo;

se ha perso più del 20% triplichiamo;

se ha perso più del 30% moltiplichiamo per sei!


Purtroppo dopo il 2009 - 2010 non abbiamo più avuto occasioni da sei.

Ma abbiamo un bel x3 nel marzo 2020.


Risultato? Su 391.000 investiti abbiamo un montante di 1.385.423 (IRR* del PAC aumentato: 10,78%).

Una bella "politica anti-inflazionistica".


Lo dico sempre: "quando i mercati salgono sono sereno, quando scendono sono felice!"


*IRR = tasso di rendimento interno detto anche Internal Rate of Return, utilizzato per la valutazione di attività finanziarie e reali.

Che poi, come ormai risaputo, il principale problema che l’economia USA sta affrontando è il livello assai elevato dell’inflazione.

Il rilevamento di Aprile segnalava un’inflazione a +8,3%.


Nell’ultima rilevazione della settimana scorsa è addirittura aumentata a +8,6%, il più alto degli ultimi 40 anni e questo malgrado la Federal Reserve abbia aumentato recentemente i tassi di interesse dello 0,50% e poi il 15/06 di ben 0,75%


Negli USA esistono 2 indici che misurano l’inflazione:


- il CPI (Consumer Price Index) che misura il livello di inflazione GENERALE dei prezzi;

- il CORE CPI che misura il livello GENERALE di inflazione depurato della variazione nei prezzi degli ALIMENTI e dell’ENERGIA.


Laddove il CPI continua a salire, il CORE CPI ha registrato un ribasso da 6,2% a 5,9%.


Questo significa che il maggior problema risiede nei costi dell’ENERGIA.

Il costo di 1 gallone di benzina è passato da $ 3,10 dello scorso anno a $ 5,8 (in alcuni Stati oltre $ 6) recentemente.


Questo spiega anche il forte differenziale tra CPI e CORE CPI pari a 2,7% (8,6-5,9)

Questo malgrado gli USA siano tra i principali produttori di Petrolio e GAS al mondo.


La Federal Reserve ha già pianificato ulteriori aumenti dei tassi di interesse nei prossimi mesi.

Il problema risiede nel fatto che ulteriori aumenti in tempi brevi potrebbero generare una recessione dell'economia USA.


La FED è impegnata nel ricercare una soluzione che eviti una RECESSIONE accompagnando i dati e aumentando i tassi conseguentemente.


Viene definito Soft Landing (atterraggio morbido).


IL mercato non sembra (per il momento) ritenere questo possibile e stà ANTICIPANDO una futura recessione.


Il forte ribasso da inizio anno ha colpito i 3 Indici: DOW, S&P500 e Nasdaq.


Nel Nasdaq il ribasso dei titoli e´ stato trasversale, non ha risparmiato nessun settore.


Tutti gli altri Settori hanno subito ribassi equivalenti.

Come orientarsi ?


Mantenere la calma. Le tempeste passano. Lo dice la storia.


Nei prossimi mesi sarà probabile il persistere di una elevata volatilità sui mercati.


Non è detto che gli indici di borsa USA registreranno un recupero a breve. Forse probabili nuovi minimi.


Il mercato accompagnerà i dati sull’inflazione/tassi/evoluzione del PIL USA, mese per mese.


E’ presumibile che nel breve non ci saranno dei Trend rialzisti o ribassisti, ma piuttosto temporanei rialzi e ribassi.


L’attuale situazione turbolenta probabilmente si stabilizzerà quando si vedrà una riduzione dell’inflazione, CPI, tangibile, almeno sotto il 7%, con EFFETTI MODESTI sul rallentamento dell’economia.

In presenza di scenari diversi ed avversi continuerà l’incertezza e la volatilità attuale.


Ma poi passerà la tempesta....

𝐈𝐋 𝐏𝐄𝐆𝐆𝐈𝐎𝐑 𝐈𝐍𝐕𝐄𝐒𝐓𝐈𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎 𝐃𝐄𝐋 𝟐𝟎𝟐𝟐 ?


Per trovare l'asset class peggiore in assoluto per questo 2022 non occorre andare molto lontano.

Senza esagerare con la #duration e prendendo i listini azionari ed i #bond a 10y, vince su tutti il #BTP con -22%.

Non c'è da andarne fieri, ma questo giustifica una situazione presente per nella maggior parte dei #portafogli dei risparmiatori italici.

Il "BOT People" ha perso più di chi ha investito in equity.


                                                                         👇👇👇

Come si vede dal grafico sottostante il noto Fear Index dice essere estrema..la paura.

Quando si arriva a questi estremi..

All’ultima chiusura, l'S&P500 è in caduta di quasi il 25% dai suoi massimi e soltanto il 2% delle azioni quotate in questo indice si trovano al di sopra della media mobile a 50 giorni.


La situazione più recente che più si avvicina a quanto sta accadendo si è verificata nel marzo del 2020, quando in poche settimane lo stesso indice perse oltre il 30%.


Come poi andò, nelle settimane e mesi successivi, lo sappiamo bene:

ci fu un rimbalzo sorprendente che portò il mercato a maggio sopra del 40% rispetto al minimo della caduta, prima di proseguire ulteriormente il suo cammino.


Il mercato oggi è in ipervenduto, eccesso di pessimismo e vendite.

E quando il mercato è in ipervenduto, la storia ci insegna che il rimbalzo, anche vigoroso, è una possibilità tanto più vicina quanto più estese sono le vendite.


Ma è bene precisare che è una possibilità, non una certezza.

Potrebbe anche essere che la fase di ipervenduto prosegua per qualche tempo, diventando ancora più acuta e poi ci sia un rimbalzo.


Di certo, la caduta è significativa e la reazione potrà essere altrettanto significativa!

Termino con questa riflessione.


Più continua il pessimismo e la violenza delle discese più sarà un’opportunità per chi non crede alla narrativa unica del tutto sta andando malissimo.

L’economia reale ad oggi non è così messa male come i mercati vogliono far credere.

Parlando con imprenditori tutti i giorni hanno problemi di approvvigionamenti, di ricerca del personale ma sono tutti carichi di lavoro!!!

È un momento dove c’è un mismatch (condizione di disequilibrio) assoluto tra economia reale e finanziaria.

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Della situazione dei mercati ne ho parlato durante l'ultima video intervista.

Guarda 😉

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