Subject: Contro il Settarismo delle Arti Marziali

Ciao Friend,
CONTRO IL SETTARISMO MARZIALE

Le persone di buon senso sanno “discernere”.
Vedono cioè chiaramente le cose con gli occhi e l’intelletto. Sanno distinguere le differenze ma riescono anche a cogliere le somiglianze che esistono fra le cose, gli avvenimenti, le opinioni e le discipline.

Nel caso delle Arti Marziali, c’è chi riesce a percepire soltanto le differenze, basando il suo giudizio soltanto sugli atteggiamenti esteriori, non riuscendo o non volendo cogliere i principi comuni.
Ci si sofferma quindi sulle tecniche, sulle modalità della loro esecuzione, ma non si pensa che i “fondamenti” delle diverse discipline sono comuni e che l’Essenza delle arti marziali è UNA.

Il settarismo, invece, arriva addirittura a considerare “enormi”, e di conseguenza “pregiudizievoli”, le piccole variazione di esecuzione che possono sussistere persino all’interno della propria disciplina.
Ci si sofferma soltanto sulle caratteristiche del movimento tipiche di questo stile o di quell'altro, di questa o di quella scuola, sull’ampiezza dei gesti, sull’altezza delle posizioni…
Ci si dimentica pertanto della cosa più importante, e cioè che ogni disciplina marziale presuppone le stesse identiche cose: corpo, mente e movimento.

Un tempo le Arti Marziali venivano utilizzate dai guerrieri per aumentare le probabilità di sopravvivere in uno scontro cruento. Da questo punto di vista oggi possono apparire anacronistiche e obsolete. Esse però non hanno perso il loro fascino, e il tempo non è riuscito a scalfire minimamente il loro valore come “Via di auto-perfezione”.
Sotto questa prospettiva tutte le differenze esteriori si azzerano. Anche se la chiamiamo in cento modi diversi, esiste un’unica ARTE MARZIALE.

Saluti
Sifu Carlo
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